Nessuna partita di calcio questo weekend: nel Lazio si fermano gli arbitri contro la violenza
Stop al calcio dilettantistico nel Lazio nel prossimo weekend a causa di uno sciopero degli arbitri contro la violenza in campo. Non si giocherà nessuna partita nelle giornate di venerdì 6 dicembre, sabato 7 dicembre e domenica 8 dicembre 2024. Tutto fermo, quindi, dal campionato di Eccellenza all'Under 14. Per i presidenti delle 14 sezioni del Lazio, che hanno inviato una lettera al presidente del Comitato regionale arbitri del Lazio, si tratta di una decisione "forte" ma "non rinviabile".
La decisione presa è quella "di astenersi dal designare arbitri e assistenti arbitrali per le gare di qualunque categoria in programma nel prossimo fine settimana (6, 7 e 8 dicembre 2024)".
L'ultimo episodio che ha costretto i fischietti a scioperare è stata l'aggressione a Edoardo Cavalieri, direttore di gara della sezione di Civitavecchia, arbitro della partita del campionato di Terza Categoria Corchiano-Cellere. In quell'occasione Cavalieri, un 30enne di Civitavecchia, è stato picchiato da un giocatore per la chiamata, ritenuta sbagliata, di un fuorigioco durante i minuti di recupero. L'arbitro è stato strattonato con violenza e ha riportato una frattura ad un braccio e per questo è stato soccorso e trasportato all'ospedale Andosilla di Civita Castellana, dal quale è stato dimesso con una prognosi di 30 giorni.
"Un episodio che oltre ad avere conseguenze fisiche e psicologiche, le avrà anche a livello lavorativo essendo il giovane associato impossibilitato per alcune settimane a poter svolgere la propria professione di fisioterapista", ha spiegato il presidente dell'Aia, Carlo Pacifici.
Nelle ultime due stagioni, fanno notare gli arbitri, si sono registrati in Italia 870 episodi di violenza ai danni degli arbitri, per un totale di quasi mille giorni di prognosi. Le violenze, 180 quelle gravi, sono state commesse soprattutto nei campionati regionali, più della metà dei casi, e nei campionati giovanili. A livello territoriale, la maggioranza dei casi è stato riscontrato proprio nel Lazio (ben 109).
"Il mondo del calcio e soprattutto le Istituzioni si devono fermare a riflettere su un fenomeno che ha ripercussioni non solo sportive ma anche sociali. Non basta condannare il fenomeno bisogna agire subito per allontanare chi semina odio e violenza sui campi di calcio. Tutelare gli arbitri vuol dire tutelare il calcio", ha dichiarato ancora Pacifici.